Piano estate aperto alle scuole statali e paritarie: presentazione progetti entro il 24 maggio


Fonte: Tuttoscuola. Articolo del 19.04.2024.

I sindacati hanno ricevuto lo scorso mercoledì 17 aprile, un’informativa sul “Piano Estate” annunciato dal Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nei giorni scorsi. Il piano è aperto alle scuole statali e paritarie non commerciali.

E' possibile scaricare l'avviso nella pagina dedicata della piattaforma: https://pn20212027.istruzione.it/avvisi/piano-estate/ .

L’attività è inquadrata nella Programmazione 21/27 dei fondi strutturali e ha respiro biennale. Il piano si arricchisce di ulteriori esperienze rispetto alle progettazioni precedenti, guarda a buone pratiche nell’utilizzo degli spazi e si somma e si integra con le attività dei progetti PNRR. In un avviso in via di pubblicazione le scuole saranno informate circa le modalità di adesione al Piano Estate, fermo restando che la scelta è demandata alla libera determinazione delle istituzioni scolastiche, non trattandosi di attività obbligatorie.

Il Mim è intenzionato a favorire una sinergia delle scuole con i Comuni, nel quadro di un rapporto fra Ministero e Anci che prevede anche uno scambio costante di informazioni per evitare sovrapposizioni e favorire una progettazione ottimale delle attività.
L’Avviso, reso più semplice ed essenziale, si rivolge anche alle scuole Primarie e secondarie di primo e secondo grado, comprese le scuole paritarie. È richiesto alle scuole di indicare il codice CUP del progetto. Le attività potranno essere completate nel 2025.

Nell’ottica di una semplificazione dei procedimenti, è stata realizzata una piattaforma unica sia per la parte procedurale che finanziaria. Alla nuova piattaforma, denominata SIF 2127, si accederà direttamente da SIDI; è prevista la profilatura automatica per DS e DSGA. Sarà possibile operare sulla piattaforma anche da parte di altro personale a tal fine delegato e autorizzato dal Dirigente.

Le risorse a disposizione, che consentiranno un ampio finanziamento delle richieste, consentiranno per ogni singola istituzione un minimo di 60 ore di attività per le scuole con meno studenti, e fino a 300 ore (pari a circa 80.000 euro di finanziamento) per le istituzioni scolastiche con un numero maggiore di alunni. Le attività devono essere organizzate in moduli. Vale il criterio dei costi standard ed è prevista la figura del tutor, servizi di mensa e possibili sinergie e reti con il territorio, famiglie, università, ecc.

La scadenza per presentare progetti è fissata al 24 maggio.

Saranno resi disponibili, come materiale di supporto:

  • un manuale per le candidature

  • un video tutorial

  • Kit documentali con modelli anche per la fase attuativa.

I criteri di selezione tendono a garantire la più ampia partecipazione degli istituti scolastici. PN 21/27 prevede comunque principi trasversali e criteri generali, dando rilevanza allo stato di deprivazione territoriale e allo status socioeconomico delle famiglie di provenienza per aree con maggiore difficoltà. Tra gli altri criteri sono segnalati Multidisciplinarità e parità di accesso in relazione al genere, coerenza con Ptof e con i principi del Programma nazionale. Sono previste anche delle premialità per singolo avviso ma in modo residuale e si considererà la capacità progettuale pregressa e il fatto di aver avuto altri finanziamenti precedenti.

Le scuole potranno realizzare azioni ci potenziamento delle competenze linguistiche, di cittadinanza, di orientamento, sport, educazione motoria e digitale. È prevista la possibilità di accordi e convenzioni per affidare la gestione delle attività agli enti locali o ad altri soggetti operanti sul territorio.

Nel corso dell’informativa i sindacati, come riporta Cisl Scuola, hanno segnalato le numerose difficoltà relative alle segreterie, alla mancanza dei collaboratori scolastici, a uno stato di affanno generale anche in considerazione del contestuale e amplissimo impegno per le attività PNRR (ben 7 linee di finanziamento e Agenda Sud), chiedendo che siano reperiti piuttosto fondi da indirizzare in modo più coerente alle reali esigenze delle scuole sia relativamente alla carenza di personale, sia agli interventi sulle strutture.



 
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